dal Corriere Adriatico del 12.05.2008
CAGLI - Un’area privata era diventata a Cagli un parcheggio pubblico dove ognuno si sentiva padrone di far sostare la propria macchina (ex area stazione di servizio Agip), nel centro della città, lungo la strada SP3 Flaminia.Il proprietario dell’area ha messo dei cartelli di divieto con rimozione immediata dei mezzi parcheggiati, cosa che viene considerata un abuso.Come si ricorderà fu demolita la stazione Agip di Cagli, perché non poteva per legge essere presente all’interno di un centro storico; la superficie in oggetto è passata ad un privato, che ne ha costruita un’altra sulla Flaminia Cagli nord, e conseguentemente quella a Cagli sud avrà, sembra, secondo un progetto approvato, una destinazione di strutture commerciali . Tuttavia questi lavori - sempre a quanto risulta - toccheranno o si avvicineranno alle mura antiche della città di Cagli. In sostanza, mancherebbero – sempre secondo fonti ufficiose, le autorizzazioni della Soprintendenza, di cui si attende l’ok.
G.B.
Ma a Cagli, a proposito dei parcheggi, quante occasioni perdute!
Cagli ha bisogno urgente di parcheggi per portare a termine tutti gli sforzi che questa Amministrazione ha prodotto per trasformare la città da decaduto centro agricolo in rinascente centro con una forte componente turistico-culturale. È evidente, ma nonostante ciò il problema parcheggi rimane disatteso: le varie amministrazioni locali trovano i soldi per comperare e ristrutturare i palazzi ma mai per acquisire aree idonee a realizzare nuovi parcheggi dove servono. Che si voglia mantenere la carenza di parcheggi periferici per giustificare il continuo rinvio della riduzione del traffico in piazza? Quanto si dovrà aspettare per vedere demolita la Palestra di Porta Massara? Quanto sarebbe stato utile acquisire l’orto di Anniballi per creare una comoda piazzetta demolendo i muri dei due lati di Via Purgotti e di Via Tiranni? Quanti posti macchina si potevano realizzare sul marciapiedi sud di Viale della Vittoria? Quanto si dovrà aspettare per vedere realizzati posti macchina in tante aree pubbliche in stato di totale abbandono (ed anche in tante aree private in evidente stato di incuria !) ?
Cagli ha bisogno urgente di parcheggi per portare a termine tutti gli sforzi che questa Amministrazione ha prodotto per trasformare la città da decaduto centro agricolo in rinascente centro con una forte componente turistico-culturale. È evidente, ma nonostante ciò il problema parcheggi rimane disatteso: le varie amministrazioni locali trovano i soldi per comperare e ristrutturare i palazzi ma mai per acquisire aree idonee a realizzare nuovi parcheggi dove servono. Che si voglia mantenere la carenza di parcheggi periferici per giustificare il continuo rinvio della riduzione del traffico in piazza? Quanto si dovrà aspettare per vedere demolita la Palestra di Porta Massara? Quanto sarebbe stato utile acquisire l’orto di Anniballi per creare una comoda piazzetta demolendo i muri dei due lati di Via Purgotti e di Via Tiranni? Quanti posti macchina si potevano realizzare sul marciapiedi sud di Viale della Vittoria? Quanto si dovrà aspettare per vedere realizzati posti macchina in tante aree pubbliche in stato di totale abbandono (ed anche in tante aree private in evidente stato di incuria !) ?
2 commenti:
Dear Sir,
lo scempio invece è stato fatto in via Purgotti. E' stato demolito un orto antichissimo, quello degli Anniballi, e sostituito con uno squallido parcheggio. Ma i cagliesi due passi a piedi proprio non riescono a farli? Per favore, se lei è del Colorado si esprima su cose moderne non sulla nostra bella città. Noi italiani, noi cagliesi gline saremo eternamente grati Thank you
Caro Anonimo, credo che tu abbia impropriamente attribuito il post sul parcheggio di via Purgotti a Ray Reece. Invece gli interventi di Ray Reece in questo blog sono quelli firmati da lui. Quelli senza indicazione diversa sono del sottoscritto autore del blog, di cui puoi trovare informazioni in fondo alla pagina.
A questo punto vorrei capire meglio il tuo pensiero sul problema dei parcheggi.
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