
Veramente tanti gli ospiti convenuti alla Romita per festeggiare il pensionamento di Alfio.

È stata una festa all’apparenza semplice, pulita, spontanea, come Alfio; una festa fra amici, in un ambiente famigliare, fortemente caratterizzato dalla antica tradizione campagnola: tavole generosamente imbandite in mezzo al verde, con i migliori prodotti della cucina locale e musica folk.

E dietro a quella semplicità apparente c’era la magia di un ambiente come la Romita, una proprietà lungo il fiume Bosso messa a disposizione dallo zio Piero, oltre alla sapiente organizzazione della zia Adele, responsabile della cucina ed all'impegno di tanti amici per i preparativi.

Non è da tutti trovare tanta disponibilità. E come se questo non bastasse, ad un certo punto è arrivata, inaspettata, una rappresentanza della Banda Cittadina con le Majorettes, provocando l’immediata commozione del tenero Alfio.

Non sono mancati neppure i “discorsi”, pronunciati prima dalla zia Adele, poi dagli amici "importanti": Fernando e, naturalmente, Domenico.


Infine Alfio ha ringraziato tutti ed ha concluso con la propria dichiarazione di amore per Cagli, non solo per la sua gente, ma anche per i suoi muri.

1 commento:
Grande Alfio! Ci mancherà!
Mitico quella volta che chiese ad un signore di spostare la sua auto dal divieto di sosta e questo rispose:
" Dai Roselli... machè en da fastidi a nisciun!"
E Alfio si tolse il cappello da vigile mettendoglielo in testa, gli diede la paletta e disse:
" Alora toh! Fa el vigil tè... i vò via..."
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