Fonte www.fanodiocesi.it
Egregi e stimatissimi Sig. Sindaci e Amministrazioni Comunali, a seguito delle elezioni politiche, da poco trascorse, che ha visto numerosi candidati eletti nel triplice ambito europeo, provinciale e comunale sento, con questo messaggio…, il dovere morale di rivolgermi a voi quale Pastore di questo territorio affidatomi nella porzione di Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola.
Il mio scrivervi, ad elezioni terminate, è motivato puramente e unicamente da uno spirito di servizio, il medesimo ci auguriamo, che muove i primi passi della nuova candidatura che, per alcuni è nel rinnovo del mandato, per tanti altri la prima volta da Amministratori pubblici.Quattro le linee guide che desidero offrirvi come quadro di riferimento morale e culturale, valevoli anche per la mia persona e il servizio affidatomi in mezzo a voi, a favore della Diocesi tutta:
1. Nessuno di noi ignora il pesante impatto della sfavorevole congiuntura economica internazionale, di cui non si riesce a cogliere ancora esattamente la portata, né si intende minimizzare l’impegno profuso da chi detiene l’autorità. Resta evidente che i costi del difficile momento presente ricadono in misura prevalente sulle fasce più deboli della popolazione. Ed è per questo che esorto voi tutti ad avere una reale attenzione, specie alla ripresa autunnale, di tali fasce messe a dura prova. Come CEI, e unitamente come Diocesi, è stato istituito “Il Fondo di garanzia per le famiglie in difficoltà” che costituisce un ulteriore e corale seme di speranza.
2. Una ampia rappresentanza del mondo giovanile è stata eletta sia in ambito Comunale che Provinciale. Tale dato non può che farmi piacere, ben sapendo e conoscendo che il mondo giovanile è foriero non solo di novità, ma di capacità nell’iniziare a cambiare i processi sociali con una mentalità legata al mondo attuale. Nel contempo, però, mi interrogo e chiedo di quale formazione presente e futura tali giovani Amministratori potranno disporre, come, quando, con chi e quali tutor-educatori al di fuori del campo politico, possono incontrare e confrontarsi. Nel tempo avvenire sarà mio desiderio, e interesse, moltiplicare occasioni di incontro e scambio con e tra voi, avendo nel cuore la passione per la verità. L’uomo non si può separare da Dio, né la politica dalla morale: ecco la luce che illumina le nostre coscienze.
3. Terza linea guida, infine, la evidenzio con la reciproca comunanza sul territorio: la vicinanza alla nostra gente. I miei più stretti collaboratori sono i sacerdoti presenti nel vasto territorio diocesano; loro, nei vostri confronti, siano sempre una fonte di scambio, conoscenza, reciproca solidarietà concreta a servizio della gente. Nel reciproco rispetto dei ruoli e delle competenze, comunità ecclesiale e comunità civile presente nel territorio sia il segno visibile e fecondo dell’agire per il comune bene di ogni individuo senza differenza alcuna.
4. Siate i Sindaci e gli amministratori di tutti, senza alcuna distinzione, non solo di coloro che vi hanno votato. Voi siete a servizio dell’intera cittadinanza, così come un parroco è tale per l’intera sua comunità e non solo per coloro che frequentano la vita della parrocchia.
Con questi sentimenti, vi affido a San Tommaso Moro, che Giovanni Paolo II ha voluto proclamare vostro Patrono, perché la sua testimonianza vi sia di stimolo e di incoraggiamento. Possa il vostro lavoro essere ogni giorno al servizio della giustizia, della pace, della libertà. Con questi auspici, e a loro convalida, invoco su tutti la benedizione dell’Onnipotente.
1. Nessuno di noi ignora il pesante impatto della sfavorevole congiuntura economica internazionale, di cui non si riesce a cogliere ancora esattamente la portata, né si intende minimizzare l’impegno profuso da chi detiene l’autorità. Resta evidente che i costi del difficile momento presente ricadono in misura prevalente sulle fasce più deboli della popolazione. Ed è per questo che esorto voi tutti ad avere una reale attenzione, specie alla ripresa autunnale, di tali fasce messe a dura prova. Come CEI, e unitamente come Diocesi, è stato istituito “Il Fondo di garanzia per le famiglie in difficoltà” che costituisce un ulteriore e corale seme di speranza.
2. Una ampia rappresentanza del mondo giovanile è stata eletta sia in ambito Comunale che Provinciale. Tale dato non può che farmi piacere, ben sapendo e conoscendo che il mondo giovanile è foriero non solo di novità, ma di capacità nell’iniziare a cambiare i processi sociali con una mentalità legata al mondo attuale. Nel contempo, però, mi interrogo e chiedo di quale formazione presente e futura tali giovani Amministratori potranno disporre, come, quando, con chi e quali tutor-educatori al di fuori del campo politico, possono incontrare e confrontarsi. Nel tempo avvenire sarà mio desiderio, e interesse, moltiplicare occasioni di incontro e scambio con e tra voi, avendo nel cuore la passione per la verità. L’uomo non si può separare da Dio, né la politica dalla morale: ecco la luce che illumina le nostre coscienze.
3. Terza linea guida, infine, la evidenzio con la reciproca comunanza sul territorio: la vicinanza alla nostra gente. I miei più stretti collaboratori sono i sacerdoti presenti nel vasto territorio diocesano; loro, nei vostri confronti, siano sempre una fonte di scambio, conoscenza, reciproca solidarietà concreta a servizio della gente. Nel reciproco rispetto dei ruoli e delle competenze, comunità ecclesiale e comunità civile presente nel territorio sia il segno visibile e fecondo dell’agire per il comune bene di ogni individuo senza differenza alcuna.
4. Siate i Sindaci e gli amministratori di tutti, senza alcuna distinzione, non solo di coloro che vi hanno votato. Voi siete a servizio dell’intera cittadinanza, così come un parroco è tale per l’intera sua comunità e non solo per coloro che frequentano la vita della parrocchia.
Con questi sentimenti, vi affido a San Tommaso Moro, che Giovanni Paolo II ha voluto proclamare vostro Patrono, perché la sua testimonianza vi sia di stimolo e di incoraggiamento. Possa il vostro lavoro essere ogni giorno al servizio della giustizia, della pace, della libertà. Con questi auspici, e a loro convalida, invoco su tutti la benedizione dell’Onnipotente.
+ Armando Trasarti
Vescovo
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