Nei giorni scorsi è apparso sulle pagine del Resto del Carlino un interessante articolo in merito alle bellezze naturalistiche della Valle del fiume Bosso presso Cagli. 

In merito interviene Vincenzo Mei, Capogruppo di Uniti per Cagli in Consiglio Comunale:
“Spesso si parla di salvaguardia e valorizzazione del territorio delle zone interne ma poi quando abbiamo proprio “ sotto casa “ emergenze naturalistiche importanti, non si fa proprio nulla per la loro salvaguardia e valorizzazione.
E’ il caso dei nostri bellissimi fiumi e delle loro valli. Il problema torna di attualità soprattutto nel periodo estivo, poi cala il silenzio.
Nel citato articolo è stato opportunamente sottolineato proprio questo aspetto. La valle del fiume Bosso rappresenta un bene da salvaguardare e tutelare, se ne parla spesso ma nulla si fa in proposito.
Credo sia giunto il momento che Amministrazione Comunale e Provinciale, ciascuna per le proprie competenze intervengano con un progetto comune di valorizzazione e tutela.
Non è necessario ipotizzare interventi “pesanti” che sarebbero probabilmente dannosi; basterebbe solo qualche intervento di pulizia delle sponde,la realizzazione di adeguati cartelloni turistici con informazioni sui siti più interessanti, oltre ad una forte azione della amministrazione per ottenere quei “ rilasci” sul Certano e Giordano di cui si parla da tempo immemorabile.
Sarebbe poi utile realizzare, a fianco della strada provinciale,una “ciclabile” tra Cagli e Secchiano, intervento possibile, non invasivo e relativamente costoso .
Voglio ricordare che negli uffici del comune di Cagli giace, fin dagli anni novanta, uno studio del prof. Alberto Ferretti in cui si propone la realizzazione di un “parco fluviale “ e di una Aula Verde della valle del Bosso.
Di quella proposta fino ad oggi non se ne è fatto nulla. Sarebbe davvero opportuno che la amministrazione comunale la riprendesse in esame valutando ,finalmente, la possibilità di concretizzarla”.
“Spesso si parla di salvaguardia e valorizzazione del territorio delle zone interne ma poi quando abbiamo proprio “ sotto casa “ emergenze naturalistiche importanti, non si fa proprio nulla per la loro salvaguardia e valorizzazione.
E’ il caso dei nostri bellissimi fiumi e delle loro valli. Il problema torna di attualità soprattutto nel periodo estivo, poi cala il silenzio.
Nel citato articolo è stato opportunamente sottolineato proprio questo aspetto. La valle del fiume Bosso rappresenta un bene da salvaguardare e tutelare, se ne parla spesso ma nulla si fa in proposito.
Credo sia giunto il momento che Amministrazione Comunale e Provinciale, ciascuna per le proprie competenze intervengano con un progetto comune di valorizzazione e tutela.
Non è necessario ipotizzare interventi “pesanti” che sarebbero probabilmente dannosi; basterebbe solo qualche intervento di pulizia delle sponde,la realizzazione di adeguati cartelloni turistici con informazioni sui siti più interessanti, oltre ad una forte azione della amministrazione per ottenere quei “ rilasci” sul Certano e Giordano di cui si parla da tempo immemorabile.
Sarebbe poi utile realizzare, a fianco della strada provinciale,una “ciclabile” tra Cagli e Secchiano, intervento possibile, non invasivo e relativamente costoso .
Voglio ricordare che negli uffici del comune di Cagli giace, fin dagli anni novanta, uno studio del prof. Alberto Ferretti in cui si propone la realizzazione di un “parco fluviale “ e di una Aula Verde della valle del Bosso.
Di quella proposta fino ad oggi non se ne è fatto nulla. Sarebbe davvero opportuno che la amministrazione comunale la riprendesse in esame valutando ,finalmente, la possibilità di concretizzarla”.
Vincenzo Mei
1 commento:
molto intiresno, grazie
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