Questa notte sfondato ampiamente l’orario di chiusura e la musica a tamburo battente ha inondato via don G. Celli e dintorni dalle 22.00 alle 02.30.Straordinaria la presenza di giovani e meno giovani ieri sera nello storico parcheggio selvaggio di Piazza Matteotti. Il rito è classico: dalle 22.00 un discreto numero di persone staziona davanti ai due bar di piazza con i primi bicchieri in mano. A questo punto il richiamo della musica battente proveniente da via don G. Celli volutamente diffusa verso l’esterno del locale polarizza l’attenzione dei presenti che a piccoli gruppi cominciano a defluire verso la magica fonte del frastuono. Lì i fluidi defluiscono abbondanti dalle spine e vengono poi scaricati (anche poco nascostamente) nei cantoni, mentre i tamburi continuano la ritmata azione di sostegno dell’animazione della festa.
Il baccano è continuato fino alle 02.30 in barba alle ordinanze vigenti, senza la benché minima autorizzazione e senza pagare una lira di SIAE.
Seguiranno provvedimenti legali a carico dei gestori.
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domenica 30 settembre 2007
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19 commenti:
Buongiorno Lupa45,
Queste sono dinamiche urbane che possono portare ad un peggioramento delle condizioni di sicurezza e di qualità della vita dei cittadini,allontanare dal centro i locali che fanno musica e sanzionare quei gestori che non rispettavano gli orari è difficile,
però si potrebbe richiedere al comune un piano di classificazione acustica, ieri sera nell'ambito di una riunione provinciale de La Destra abbiamo preparato una richiesta che a breve verrà inoltrata al prefetto ed altri organi competenti dove si chiede il potenziamento della caserma carabinieri di Cagli che comprenda fondi e dotazioni tecnico strumentali.
Siamo disponibili anche ad un'incontro pubblico per discutere la situazione di disagio.
Il piano di classificazione acustica mi risulta già esistente.
Benvenga poi il potenziamento delle forze dell’ordine ma non sono gli pseudo-pub a determinarne l’opportunità.
Quanto all’incontro pubblico lo ritengo superfluo: tutti conoscono il problema e spetta solo alle autorità competenti di dimostrare di essere in grado di controllare la situazione, se non altro per salvaguardare la propria credibilità.
Intanto i privati danneggiati dagli abusi degli pseudo-pub stanno minacciando una richiesta di risarcimento ed una denuncia per disturbo della quiete pubblica.
......allontanare dal centro i locali che fanno musica e sanzionare quei gestori che non rispettavano gli orari � difficile.........
Ciao caglitricolore,capisco che allontanare dal centro i locali che abusivamente, ripeto, abusivamente fanno musica � cosa pressoch� impossibile, ma non ti capisco quando dici che � difficile sanzionarli.
Secondo me non si vuole, non che non si pu� o � difficile.
E la responsabilit� pi� dei loocali, � dell'Amministrazione comunale che consente loro questo sconcio.Basterebbe un controllo con relative sanzioni una volta ogni tanto e la volpe perderebbe il pelo e anche il vizio.
Ciao anonimo,
sicuramente manca il coraggio e la volontà da parte di un'amministrazione molliccia ed arroccata nel palazzo, per quanto riguarda il sanzionamento di eventuali abusi o "reati", nelle ore notturne non esiste controllo da parte di "ufficiali di polizia giudiziaria" la presenza di una sola pattuglia di turno proveniente da Urbino, rende il tutto quasi tragicomico.
Si pensa sempre alla sanzione e non a dare risposte concrete. Va bene che la musica alta disturba le persone vicine e, in qualche misura, può aumentare sensibilmente "problemi" notturni di vario genere.
E' anche vero però che da 10 anni a questa parte a Cagli si è verificato uno svuotamento costante della Piazza. Ricordo che una decina di anni fa uscivo anche durante la settimana e trovavo gente in giro (non necessariamente con musica alta e fiumi di birra o altre sostanze). La verità credo che sia: quali sono le alternative? Non casualmente la maggiorparte dei presenti il venerdì o il sabato sono o minorenni o persone che da poco hanno raggiunto la maggiore età. E' significativo che la gente dai 25 anni in su preferisce andare in zone verso il mare durante il week end e non solo.
Penso che tra il baccano del fine settimana e diventare un ospizio fatto per persone anziane e che il sabato vogliono andare a letto alle 23 ci sia spazio per una proposta seria e di qualità.
Distruggere è il primo passo ma costruire un'alternativa è un altro. Se i nostri giovani, magari anche solo per fare una passeggiata sono costretti a prendere l'auto e a farsi 60 km d'andata e altri 60 di ritorno come minimo non credo che sia solo risovlere un problema ,a lavarsene le mani, tra l'altro mettendo a repentaglio la vita delle persone visto che comunque si rischia sempre di più a spostarsi con la macchina piuttosto che andare in giro a piedi. Forse la riapertura del cinema è un primo passo. Ma ancora è poco.
Il fatto è, caro amico Anonimo, che non si tratta di demolire iniziative qualificate che risolvono i problemi degli incidenti del sabato sera. Qui si sta parlando di legalità calpestata. I frequentatori dei nostri pseudo-pub non sono tutti del posto e per morire guidando in stato di ebbrezza bastano cento metri…non tocchiamo questo triste tasto. Il tema della legalità calpestata guarda più lontano del costruire alternative di svago per i fine settimana. Non credo che nessun amministratore scenderà mai a compromessi su questo tema, soprattutto in un momento come questo che richiede la massima attenzione anche verso i più piccoli segnali di trasgressione.
nessuno si è lamentato , ne sabato, ne domenica ne tantomeno oggi e nessun provvedimento legale a carico dei gestori è arrivato o arriverà..
nessuna musica di richiamo volutamente diffusa verso l'esterno, la musica non è frastuono ma lo sono le finte battaglie politico sociali che appoggiate con secondi fini..
nessun ordinanza trasgredita , ho visto chiudere le porte del locale alle 2.00, e nessun esibizione musicale live o registrata è stata eseguita quindi non necessarie ne autorizzazioni ne tasse rubasoldi siae.
se non volete vedere invaso il vostro amato paese di liquido urinario fate riaprire i bagni pubblici o i vespasiani senza accanirvi sui gestori dei locali che vista la situazione sono costretti a guadagnare in una sera quello che serve per una settimana.
basta politicizzare tutto a discapito dei giovani e di chi si vuole divertire senza fare chilometri e spendere centinaia di euro.
date alternative , non toglietele e basta e abbiate il coraggio di dare voce a chi non la pensa come voi..tanti forse troppi...
Ripeto: i locali sono rimasti aperti fino alle 2.30.
Confermo: la musica a tamburo battente è stata diffusa fino alle 2.30.
Assicuro: i provvedimenti legali arriveranno.
Consiglio: il divertimento è un diritto che va esercitato nei limiti della legalità.
Sono d'accordo sul rispetto inanzitutto delle persone, aldilà della legalità o meno. Intendo dire che anche se ci fosse un'ordinanza che permettesse, come ad esempio è successo a Pesaro per le notti bianche, la diffusione di musica e l'apertura di locali anche ben oltre il limite che attualmente esiste a Cagli, forse sarebbe buona regola farlo senza andare a limitare la libertà altrui di riposare liberamente nella propria casa.
Questo dovrebbe permettere di fare un passo in più: aldilà della norma, che rimane, soprattutto visti i costumi italiani, spesso lettera morta (pensiamo a quante infrazioni giornalmente ci capita di vedere e non denunciare, un cane che rilascia escrementi sulla via senza che il padrone se ne occupi, il tizio che getta la bottiglia piuttosto che la cartaccia a terra a pochi metri dal cestino, il tizio che passa per il corso sfrecciando e mettendo a repentaglio la vita dei passanti per citare alcuni esempi minimi. Ma potremmo andare anche oltre) forse sarebbe più opportuno, come ho avuto modo di scrivere in altri topic, educare a vivere in una Città. Non solo far sbattere il muso in una legge e sanzionare ma far comprendere il senso di quella legge.
Purtroppo, o per fortuna, vengo da una famiglia che da sempre abita e "vive" a Cagli. Tutti i miei parenti ricordano con nostalgia i mitici veglioni sul teatro, dove si era soliti fare le ore piccole con musica e "gluppe" e bicchieri di liquidi vari. Oppure gli altrettanto mitici veglioni del circolo della befana che ricordo bene visto che i miei genitori tornavano all'alba. Tornavano all'alba, ballavano, ascoltavano musica fino la mattina in palazzi del centro storico. Tutto questo almeno 4 o 5 volte all'anno.
Qual è la differenza? 1) i miei genitori sono come i teppisti di cui si parlava prima (ma non mi sento di dirlo con i pochi elementi a mia disposizione attualmente, magari indago e trovo qualcosa di torbido); 2) a cagli c'erano meno persone che risiedevano nel centro storico e quindi non c'era la percezione come adesso della cosa (mi rifaccio a Berkeley: esse est percipi); 3) c'era una maggiore coesione tra generazioni e quindi, quelle 4 o 5 volte all'anno, in cui si svolgevano questi eventi era un momento in cui, come dire, era considerato lecito "insanire"; 4) c'era, anche nei momenti di eccezionalità, un maggior rispetto verso gli altri (anche se mi sembra una descrizione comportamentale abbastanza tirata per le orecchie).
Non saprei quale scegliere. Però, credo che, anche se non fosse il motivo, instillare un minimo di rispetto in generale verso la propria città e, in particolare verso chi la abita, aldilà poi della pedissequa applicazione della legge, che se da un lato ci fa stare più tranquilli dall'altro non ci garantisce che le nuove generazioni siano migliori delle precedenti. Anche perché vorrei sapere quale generazione precedente abbia mai detto bene di quella che segue. Mi è sempre capitato di sentire strali contro le nuove generazioni, e siccome sto cominciando a lanciarli anche io mi comincio a preoccupare seriamente di me stesso e dela mia anagrafe.
per le alternative e i bagni pubblici caro anonimo delle 22:48
devi rivolgerti ai compagni amministratori che promettevano ai giovani sale prove e cotillon durante la scorsa tornata elettorale, quanto a politicizzare
ti sbagli, qui si chiede solo ed esclusivamente LEGALITA' e regole certe.
Volete voce?
cominciate ad impegnarvi anche voi per cambiare le cose.
Bentornato Atanasio. La questione non riguarda un fenomeno occasionale come le notti bianche. O della mancanza di educazione di molti. Qui si tratta di voler contrabbandare musica clandestina, abuso di alcool e quant’altro facendoli passare come iniziative socialmente utili. E sembra che su questa linea siano state indotte anche le autorità: chiudiamo un occhio così i ragazzi si fermano a Cagli e non vanno ad ammazzarsi nelle discoteche della riviera. Quando invece si tratta solo di marchingegni architettati per far soldi, mentre i ragazzi bevono, sballano ed in macchina ci vanno lo stesso: di chi sono tutte quelle macchine che vanno e vengono per le strade di Cagli tutta la notte? E tutte quelle macchine parcheggiate in piazza? Chi le porta via alle tre di notte?
Sarebbero questi dei segnali educativi per i nostri ragazzi? Insegnare loro che si possono ignorare le regole, che si può violare la sfera privata del prossimo?
Caro blogger, forse sono stato poco chiaro e allora cercherò di esserlo in maniera ulteriore portando un esempio su cui si è dibattuto non molto tempo fa a livello nazionale e adesso si torna a dibattere.
L'Italia non riesce a far fronte al suo fabbisogno energetico. Quindi è costretta ad acquistare energia, a prezzi chiaramente maggiori rispetto al caso in cui ce la fabbricassimo per conto nostro, dalla Francia. Questa energia proviene da centrali nucleari alcune delle quali poste ai nostri confini settentrionali.
Questa situazione è frutto di un referendum con il quale gli italiani, anni fa, avevano detto no al nucleare.
Trasponendo l'esempio al nostro discorso, molti cittadini, come te ed altri, nel corso degli anni si sono dichiarati contrati ad una certa politica per la quale i locali chiudevano tardi con musica alta e vendendo alle persone liquidi vari. Queste lamentale, assieme a fatti negativi successi durante le notti brave di qualche anno fa, hanno portato alla decisione di non permettere, nei locali di Cagli, musica dal vivo, dj e feste in varie forme. Però, qui scatta un problema. Questa limitazione funziona solo per Cagli. Intendo dire che ad Acqualagna, per citare alcuni esempi, piuttosto che ad Urbania o Urbino o Sant'Angelo ciò che non viene questo divieto non esiste e quindi i bar e i locali pubblici possono organizzare feste e ritrovi chiedendo semplicemente un'autorizzazione al Comune.
Allora qui siamo di fronte ad un trivio: o ci si batte perché le stesse norme che ci sono a Cagli vengano riprese ed applicate anche nei Comuni circonvicini, perché se fossero applicate solo a Cagli facilmente pensare che quei giovani che cercano determinate situazioni migrerebbero dove queste possono verificarsi; oppure si tolgono queste regole anche a Cagli e si permette di fare quello che si verifica nelle vicinanze; oppure si crea un'alternativa di divertimento il venerdì e il sabato che si differente dalla musica sparata fino alle due e dagli alcolici a gogo fino alle 3.
Altrimenti diventa solo un allontanare il problema dai nostri occhi e demandarlo ad altri. Magari si riesce a dormire dalle 10 e 30 perché fuori c'è una situazione da film di George A. Romero, ma abbiamo realmente risolto qualcosa? Tanto più che, come nel caso delle centrali nucleari, non siamo più noi a "controllare" e cercare di modificare i costumi che riteniamo negativi, ma facciamo spostare tutti verso altri lidi perché, come dire, se una cosa succede lotano dai nostri occhi e dalle nostre orecchie è come se non fosse successa. Non credo che sia questa la strada. Con la repressione alla lunga si sono sempre perse le battaglie. E' instillando la ratio di un modo di vedere le cose che poi, alla fine, le persone comprendono che quella casa va fatta in un certo modo o non va fatta per niente.
Denunciando il gestore di turno cosa abbiamo ottenuto? Abbiamo ottenuto, intnato, di fargli pagare una multa salata, quindi di non fargli fare più una "festa" nel suo locale. Queste sono le due conseguenze. Questo fermerà quelli che al venerdì e al sabato sfrecciano in auto? Avremo solo ottenuto che non andranno in quel locale perché sapranno che non ci sarà più un certo clima. Anche perché, lasciatemi dire, che oggettivamente il casino di 10-15 anni fa a Cagli non c'è più sicuramente. Un tempo qui era il ritrovo dell'entroterra. Si è deciso che quel tipo di situazione stava diventando ingestibile e, quindi, si è preferito affossare tutto. Poniamo che i locali chiudano alle 23:00 con le canzoni di Cesare Andrea Bixio a basso volume, avremmo raggiunto un risultato? Intendiamoci: non solo, per partito preso contro una soluzione del genere, tra l'altro le canzoni di Bixio mi piacciono molto. Ma se si verificasse dovrebbe avere un senso, altrimenti diventa solo un modo di far scappare una fetta di popolazione dal nostro centro e in un periodo in cui l'entroterra non brila per attrattiva e si spopola direi che sarebbe abbastanza negativo.
"Sarebbero questi dei segnali educativi per i nostri ragazzi? Insegnare loro che si possono ignorare le regole, che si può violare la sfera privata del prossimo?"
prima del volume della musica io, personalmente, mi occuperei di sanzionare a dovere la somministrazione di alcol a soggetti di età inferiore a quella prevista dalle vigenti normative...
per il resto, da quando ho visto la luce, i locali "locali" hanno più o meno tutti infranto orari e creato disturbo con musica e schiamazzi. Certo che dietro tutto questo ci sta il business. E' l'unico motore che nn va mai in panne....
Secondo me caro Atanasio ha ragione Pantarei:dove sono i segnali educativi ? come si insegna il rispetto delle regole ? tu non dici: meglio che il sanzionare sarebbe l’insegnare ad essere cittadini ? e come faresti ? suggeriscilo ai nostri amministratori che sembrano orientati verso la linea della tolleranza.
Certamente così non va: o si sanziona o si educa. Ed in tal caso, in attesa di una cittadinanza educata, si deve prevenire, non si permette che la legalità venga violata, altrimenti si vanifica tutto. Non fare niente, così, penso sia sbagliato.
Quanto al nucleare, che tu hai citato ad esempio, penso che abbiamo fatto bene a rinunciarvi per motivi di sicurezza. Questo non tanto per inferiorità tecnica quanto per inaffidabilità gestionale: da noi c’è un andazzo nelle gestioni di più o meno tutti i settori dei servizi che non lascia molte speranze per la sicurezza. E poi i problemi delle scorie sono ancora irrisolti anche per gli altri paesi. Quindi non ci resta che sperare nella buona sorte.
Quanto alle scelte dei comuni limitrofi non so quali provvedimenti abbiano preso; mi informerò. In ogni caso non dovremmo imitarne gli errori ma eventualmente le scelte efficaci.
Anastasio, mi dispiace ma sei proprio fuori del problema.....o non vuoi capire.
Continuo a dire: chiudendo i locali alle 11 abbiamo risolto il disagio giovanile? Si creano queste situazioni perché i locali tengono aperti fino a tardi o i locali tengono aperti fino a tardi perché i giovani comunque richiedono questa cosa? Sembra un cane che si morde la coda, ma non credo che sia così.
Proibire le cose, credo che la storia abbia dimostrato, che sia la strada più facile per renderle più appetibili.
Qualche anno fa Sgarbi aveva ipotizzato di proibiere per i givoani l'ingresso ai musei. L'ho considerata una proposta intelligente: il giovane, da che mondo e mondo, vuole andare sopra le righe, andare oltre, superare il limite. Prima il limite era una sigaretta fumata di sguaraguai al Pincio. Adesso è qualcosa di diverso, ma solo perché si è spostato il limite del consentito.
In America gli alcolici negli anni '50 non erano proibiti solo ai minorenni ma a tutti... Si è forse risolto qualcosa? No, anzi.
Con questo lungi da me giustificare comportamenti altamente lesivi della libertà personale altrui. Contin uo solo a ripetere, ma mi sembra ormai una litania che a forza di essere ripetuta rischia di perdere di significato, che la sanzione applicata in maniera fine a se stessa, oltre a non servire a niente peggiora le cose e crea una risposta uguale e contraria. Credo che sia abbastanza facile intuirlo. Si è cominciato demolendo una cosa (le denuncia, adire le vie legali, incaxxarsi e fare sottoscrizioni può servire a sentirsi maggiormente tutelati. Nell'immediato serve solo a mettere nella cacca una persona, parlando in termini molto terra terra, perdonatemi, ma volevo essere coinciso ed esaustivo), adesso continuiamo costruendo un'alternativa che io non ho ancora letto in nessun post.
I giovani a Cagli nel week end sbagliano a fare le tre ed ubriacarsi, ma dovrebbero...
Non so: andare a letto alle 11. Giocare a Monopoli fino alle 2 ma scrivendosi sms, andare sul Petrano e urlare la propria rabbia tardo adolescenziale. Siamo costruttivi. Ci riusciamo? Al prossimo post, se lo è qualcuno lo sarò anche io. Perché tendenzialmente sono d'accordo con il blogger, ma mi viene da obiettare perché ritengo che sia venuto il momento di fare proposte alternative (sta frase l'ho scritta almeno 5 volte, spero di non doverla riscrivere).
Scusa Atanasio ma l'alternativa non possiamo creargliela noi di altra generazione, anche perchè si rifiuterebbero,e poi cosa proporre a chi è abituato a riempirsi di alcool?, purtroppo tutti i sabati, e non solo, è la stessa storia questo è un chiaro sintomo di fenomeni degenerativi del disagio giovanile dovuti alla società basata sull'apparire, sul consumare, soldi soldi tv spazzatura e scarso rispetto delle regole di convivenza civile,ORMAI E' LA MODA, colpa anche di noi genitori!
mi spiace dirlo ma è così.
VOLETE UNA PROPOSTA?
OK LA LANCIO:
http://www.trekkingacagli.blogspot.com/
SCEGLIAMO UN SABATO MATTINA QUALUNQUE DECIDIAMO UN ITINERARIO PUBBLICIZZIAMOLO NEI BAR PSEUDO-PUB DISCOTECHE QUOTIDIANI ECT ECT
INCROCIAMO LE DITA E VEDIAMO CHI ADERISCE, UN INIZIATIVA MIGLIORE DI QUESTA! SALUTARE ED EDUCATIVA.
"e poi cosa proporre a chi è abituato a riempirsi di alcool?"
ecco questo mi sembra il tipico discorso distruttivo.
le proposte vanno fatte, le alternative create! bisogna che i ragazzi siano spronati a muovere il deretano dallo sgabello del bar per un qualcosa di "migliore"!
e cmq sono scelte. ce n'è tanta di gente che i bar nn li ha frequentati, tranne che sporadicamente, e lotta per raggiungere obiettivi importanti. Intorno ce ne sono molte di queste persone/ragazzi. Sforziamoci di vederli...
personalmente il sabato mattina preferisco riposarmi e leggere un buon libro ed il quotidiano (ho sempre odiato camminare). Ma spesso il sabato sera mi capita di andare a teatro, oppure al cinema, oppure semplicemente ad una cena fra amici, senza per forza ubriacarmi al bar (anche se a volte mi capita pure di fare quello).
Non credo che chiudere un locale alle 11 possa essere una gran soluzione ma, come ho già detto in precedenza, il far applicare le leggi sulla somministrazione sarebbe già un primo passo, come anche (per esempio) smettere di dare alcolici un'ora prima della chiusura dei locali, come succede nel Regno Unito.
Non so, il problema mi sembra essere "le regole ci sono, ma non vengono fatte rispettare".
Quanto alle alternative (un po' in contraddizione con quanto asserito all'inizio) quelle si possono tranquillamente trovare anche da soli. Senza aspettare la classica manna dal cielo...
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