Nuove promesse sulla Sanità Regionale.

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San Leo. Un toponimo da recuperare.

MOSTRA A PALAZZO BERARDI MOCHI-ZAMPEROLI

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lunedì 4 febbraio 2008

QUESTA SERA IN PIAZZA IL CARNEVALE CAGLIESE




SI FA PRESTO A DIRE BORGO

Nativo del Borgo ("Voj gì gel Borg!" frignavo da piccolo quando babbo e mamma mi portavano a casa di zio Toto che abitava in via Purgotti), nonché appassionato di enigmistica, mi permetto di dire la mia sul nome di questo quartiere così inscindibilmente legato a personalissime radici. E quindi alla mia vita. Zigzagando non poco, andando a ruota libera insomma, da Borgo, per sottrazione di lettera, si può passare a Borg (asso del tennis). Per falso peggiorativo a Borgaccio (frazione di Saltara), Borghezio (uomo politico), Borges (poeta argentino) e Burgos (città spagnola). Per falso diminutivo a Borghini (famoso amaro digestivo), Borghetto (quartiere di Ancona), Borgnine (Ernest, attore americano), bargello (capo dell'antica polizia comunale e dunque personaggio del nostro palio) e Birgitt (o Birgitte, da Brigida, forse passando per Brigitte). Per mera assonanza acustica, a Borgogna (provincia francese), Borgomastro (il sindaco dei tedeschi), Borghese (antica e blasonata famiglia romana, da cui Paolo V), Borgo Pace (cittadina della nostra provincia), Borzaga (il bivio che porta a Urbino o a Fermignano) e Borgosesia (località piemontese da cui la nota marca di lana). Per anagramma (parole formate dalle stesse lettere cambiate di posto) si ottiene "Gobro", quale prima persona presente del verbo coprire. Come? Non capite? Ma messo nella bocca di un Biscardi qualunque, s'intende! Per cambio d'iniziale da Borgo si transita comodamente a gorgo, porgo (verbo) e sorgo (verbo e pianta). Per cambio di consonante a bongo (strumento musicale), bordo e Borso (duca estense). Anche l'alchimia recrimina la sua parte, perché in Borgo sono contenuti due elementi della famosa tavola di Mendeleev, il boro e l' oro. Con i quali, in Borgo, sono comprese altre parole, e precisamente orbo, rogo e Goro (la città emiliano-romagnola della ... pantera Milva). Come Barga, Borgo è parola monovocalica. Con la supplementare curiosià che Barga è cittadina della monovocalica Garfagnana. Se divisa in due parti, con la reciproca aggiunta di una a, Bor-go si tramuta in bora ed ago (quasi a dire che il vento freddo punge?). Analogamente, scomodando il dittongo ia, si arriva, sempreché si ottenga la licenza di equiparare la i alla j, a boria e Iago. Per acrostico (dove le iniziali di parole che si susseguono formano una nuova parola), Borgo può esternare un’adolescenziale tempesta ormonica con: "Bacerei Otto Ragazze Giovani Ognidì!". Facendo notare che per un’ambivalenza che è equiparazione di sessi, si potrebbe anche scrivere "Ragazzi".
Nell' ahimé anacronistico slogan: "Borgo è Cagli? Bel coraggio!", sottolineiamo come "Borgo è Cagli" sia l'anagramma di "Bel coraggio".
Ebbene sì, nelle tante fantasticherie dell’enigmistica c'è sempre qualcosa che il vero recrimina.
LeonePantaleoni

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