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mercoledì 13 febbraio 2008

TRA EDIPO E SAN VALENTINO? NEANCHE UN INCIUCINO!



IL GIOCO - Se sacro e profano s'incontrano, anzi, si scontrano nel giorno della festa degli innamorati



San Valentino è la festa di lui e di lei. Cotti a puntino.



Ma se d'amore ne rimane un po' per l'enigmistica, le cose s'incasinano. Esempio numero uno:



Lui: - Ti amo! -.



Lei: - Che noia! -.



Ma - ci credereste? - voleva rispondergli : - Anche io! -.



La colpa dell'equivoco? Ma è dell'anagramma! Infatti le brevi frasi "che noia" e "anche io" sono composte dalle medesime sette lettere cambiate di posto.



Esempio numero due:



lui a lei, pittrice ornamentale e pesarese verace: - Decora polli! -.



Lei a lui: - Me? Ridacchio! -.



Una lite sul più bello? Macchè, volevano dirsi: - Capelli d'oro! - e - Occhi di mare! - come si fa nel crescendo del trascinante vortice de sensi.



La colpa? Ma sempre dell'anagramma, si capisce.



E per le medesime ragioni di cui sopra. E ancora:



lei, ricercatrice famosa, rivolta a lui, tutta elettrizzata, con fare di gattina: - Atomi di carbonio! -.



Lui, statua di sale come la moglie di Lot, che non sa cosa risponderle. Poverino, come capire che con quelle identiche lettere riposizionate volesse invece miagolargli: - "Bacini d'oro" (è così che lo chiama nei momenti di massima intimità), ti amo -!.



A proposito, se lui vi esclama: - Ti amo tanto! -, aspettate un attimo prima di squagliarvi, perché potrebbe avere non una, né due, e nemmeno tre, bensì otto amanti. Perché "otto amanti" è formato dalle stesse cinque vocali e cinque consonanti di "ti amo tanto".



Caspita, allora, è proprio un diavoletto intenzionato a mettere i bastoni tra le ruote nel giorno degli innamorati, questo anagramma! Ma protezione di San Valentino o meno, la cagnara è sempre dietro l'angolo. Sentite questa:



lui a lei, scuro in volto: - Avoli d'avola! (Forse Adamo ed Eva?).



Lei a lui, livida in faccia: - Chi mi soffia? (sarà perché lui si chiama Eolo?).



No, non si tratta di frasi sconnesse di chi si è appena fatto una canna. Per via d'un anagramma - stavolta eufemistico angioletto - si sono invece sparati a bruciapelo un - Va al diavolo! - e un - Mi fai schifo! -.



Fulmini e saette di Giove, altro che i leggiadri dardi di Eros! Eh, sì, non c'è verso: Edipo e San Valentino, insolubilità del profano nel sacro, non faranno mai rima con inciucino.



Leone Pantaleoni
Enigmista









Ma tra i paradossi dell'enigmistica primeggia, per ovvie ragioni onomastiche, Valentino Rossi




SAN VALENTINO, FESTA DELLE ZITELLE





Altro che degli innamorati! In realtà San Valentino è la festa delle zitelle! Paradossale che sia e antitetico che sembri, ha il coraggio - o l'incoscienza - di sostenerlo l'enigmistica.



E dell'enigmistica quel gioco, l'anagramma, dove si spostano le lettere di una parola per formarne un'altra.
Da quelle che compongono San Valentino si ottiene infatti: "Sola vent'anni", che rimanda, inesorabilmente, alla donna in eterna attesa del marito ideale.
Pseudonimo di uno sconosciuto Rodolfo Guglielmi, Valentino è il nome d'arte di quell'idolatrato Rodolfo del cinema muto, Rudy per il gentil sesso (e non solo quello) che impazziva per lui.
Se soltanto gli cambiamo l'iniziale, si ottiene una parola di senso compiuto: "salentino". Quale egli era per altro davvero, essendo nato in quel di Castellaneta nel remoto 1895, l'anno in cui scoppia in Francia l'"affaire Dreyfus". Morì a soli 31 anni, per un'ulcera perforata.
Quasi a suggellare come non sia un caso che l'anagramma del suo nome è "non vitale". Sulle sue avventure amorose da far impallidire Casanova, ventilano tante, tantissime dicerie. Leggende, insomma. Quasi a confermare come non sia una cieca combinazione che "ventilano" è un ulteriore anagramma onomastico curiosamente attinente alle vicende della sua esistenza.
Ma Valentino è anche il nome del nostro planetario asso delle moto di cui, cambiata l'iniziale, si ottiene "talentino". Dove talentino, non v'è dubbio, è qui figura retorica, detta antifrasi, che consiste nell'esprimersi con termini di significato opposto a ciò che si vuol dire.
Come nel caso esemplificativo di: - Adesso viene il bello! -. A spezzettare la parola Valentino, se ne ottengono 3: va, lenti e no. Dove "va" è la terza persona presente del verbo andare: andare, sottinteso forte, come Valentino Rossi. Dove - ottica ... Valentini a parte - "lenti" è il contrario di veloci: veloci come i giri di Valentino Rossi. E, da ultimo, "no" è l'opposto di "sì". Un sì quale unanime e scontata risposta alla domanda: - Tornerà Valentino Rossi ad essere l'uomo da battere? -.


Leone Pantaleoni
Enigmista





Battuta per San Valentino




Nati sotto il segno dei Pesci

Lui (intrufolandosi nel camerino): - L’AMO! –
Lei (seminuda al trucco): - ESCA! –




Leone Pantaleoni
Enigmista


Permetteteci un’appendice e poi di San Valentino se ne riparlerà soltanto fra un anno:

Lui: - Ramona, amica mia, mi ami?
Lei: - T’amo da molto Adamo, da morire! Lei: - E’ la moda?
Lui: - No, è amore!
Insieme: - Sì, amiamoci, non oziamo e baciamoci!

Beh, sapete quanti “amo” ed “ami” ci sono in queste pochissime righe?
Ce ne sono 15. E poi dicono che l’amore non è una subdola punta uncinata per farci abboccare!

Leone Pantaleoni

Enigmista



E MI RACCOMANDO: NON PERDETEVI GLI ANAGRAMMI DI FONDO PAGINA

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