
IL GIOCO - Se sacro e profano s'incontrano, anzi, si scontrano nel giorno della festa degli innamorati
San Valentino è la festa di lui e di lei. Cotti a puntino.
Ma se d'amore ne rimane un po' per l'enigmistica, le cose s'incasinano. Esempio numero uno:
Lui: - Ti amo! -.
Lei: - Che noia! -.
Ma - ci credereste? - voleva rispondergli : - Anche io! -.
La colpa dell'equivoco? Ma è dell'anagramma! Infatti le brevi frasi "che noia" e "anche io" sono composte dalle medesime sette lettere cambiate di posto.
Esempio numero due:
lui a lei, pittrice ornamentale e pesarese verace: - Decora polli! -.
Lei a lui: - Me? Ridacchio! -.
Una lite sul più bello? Macchè, volevano dirsi: - Capelli d'oro! - e - Occhi di mare! - come si fa nel crescendo del trascinante vortice de sensi.
La colpa? Ma sempre dell'anagramma, si capisce.
E per le medesime ragioni di cui sopra. E ancora:
lei, ricercatrice famosa, rivolta a lui, tutta elettrizzata, con fare di gattina: - Atomi di carbonio! -.
Lui, statua di sale come la moglie di Lot, che non sa cosa risponderle. Poverino, come capire che con quelle identiche lettere riposizionate volesse invece miagolargli: - "Bacini d'oro" (è così che lo chiama nei momenti di massima intimità), ti amo -!.
A proposito, se lui vi esclama: - Ti amo tanto! -, aspettate un attimo prima di squagliarvi, perché potrebbe avere non una, né due, e nemmeno tre, bensì otto amanti. Perché "otto amanti" è formato dalle stesse cinque vocali e cinque consonanti di "ti amo tanto".
Caspita, allora, è proprio un diavoletto intenzionato a mettere i bastoni tra le ruote nel giorno degli innamorati, questo anagramma! Ma protezione di San Valentino o meno, la cagnara è sempre dietro l'angolo. Sentite questa:
lui a lei, scuro in volto: - Avoli d'avola! (Forse Adamo ed Eva?).
Lei a lui, livida in faccia: - Chi mi soffia? (sarà perché lui si chiama Eolo?).
No, non si tratta di frasi sconnesse di chi si è appena fatto una canna. Per via d'un anagramma - stavolta eufemistico angioletto - si sono invece sparati a bruciapelo un - Va al diavolo! - e un - Mi fai schifo! -.
Fulmini e saette di Giove, altro che i leggiadri dardi di Eros! Eh, sì, non c'è verso: Edipo e San Valentino, insolubilità del profano nel sacro, non faranno mai rima con inciucino.
Leone Pantaleoni
Enigmista
Enigmista
Ma tra i paradossi dell'enigmistica primeggia, per ovvie ragioni onomastiche, Valentino Rossi
SAN VALENTINO, FESTA DELLE ZITELLE
Altro che degli innamorati! In realtà San Valentino è la festa delle zitelle! Paradossale che sia e antitetico che sembri, ha il coraggio - o l'incoscienza - di sostenerlo l'enigmistica.
E dell'enigmistica quel gioco, l'anagramma, dove si spostano le lettere di una parola per formarne un'altra.
Da quelle che compongono San Valentino si ottiene infatti: "Sola vent'anni", che rimanda, inesorabilmente, alla donna in eterna attesa del marito ideale.
Da quelle che compongono San Valentino si ottiene infatti: "Sola vent'anni", che rimanda, inesorabilmente, alla donna in eterna attesa del marito ideale.

Se soltanto gli cambiamo l'iniziale, si ottiene una parola di senso compiuto: "salentino". Quale egli era per altro davvero, essendo nato in quel di Castellaneta nel remoto 1895, l'anno in cui scoppia in Francia l'"affaire Dreyfus". Morì a soli 31 anni, per un'ulcera perforata.
Quasi a suggellare come non sia un caso che l'anagramma del suo nome è "non vitale". Sulle sue avventure amorose da far impallidire Casanova, ventilano tante, tantissime dicerie. Leggende, insomma. Quasi a confermare come non sia una cieca combinazione che "ventilano" è un ulteriore anagramma onomastico curiosamente attinente alle vicende della sua esistenza.
Ma Valentino è anche il nome del nostro planetario asso delle moto di cui, cambiata l'iniziale, si ottiene "talentino". Dove talentino, non v'è dubbio, è qui figura retorica, detta antifrasi, che consiste nell'esprimersi con termini di significato opposto a ciò che si vuol dire.
Come nel caso esemplificativo di: - Adesso viene il bello! -. A spezzettare la parola Valentino, se ne ottengono 3: va, lenti e no. Dove "va" è la terza persona presente del verbo andare: andare, sottinteso forte, come Valentino Rossi. Dove - ottica ... Valentini a parte - "lenti" è il contrario di veloci: veloci come i giri di Valentino Rossi. E, da ultimo, "no" è l'opposto di "sì". Un sì quale unanime e scontata risposta alla domanda: - Tornerà Valentino Rossi ad essere l'uomo da battere? -.
Leone Pantaleoni
Enigmista
Battuta per San Valentino
Nati sotto il segno dei Pesci
Lui (intrufolandosi nel camerino): - L’AMO! –
Lei (seminuda al trucco): - ESCA! –
Leone Pantaleoni
Enigmista

Permetteteci un’appendice e poi di San Valentino se ne riparlerà soltanto fra un anno:
Lui: - Ramona, amica mia, mi ami?
Lei: - T’amo da molto Adamo, da morire! Lei: - E’ la moda?
Lui: - No, è amore!
Insieme: - Sì, amiamoci, non oziamo e baciamoci!
Beh, sapete quanti “amo” ed “ami” ci sono in queste pochissime righe?
Ce ne sono 15. E poi dicono che l’amore non è una subdola punta uncinata per farci abboccare!
Lui: - Ramona, amica mia, mi ami?
Lei: - T’amo da molto Adamo, da morire! Lei: - E’ la moda?
Lui: - No, è amore!
Insieme: - Sì, amiamoci, non oziamo e baciamoci!
Beh, sapete quanti “amo” ed “ami” ci sono in queste pochissime righe?
Ce ne sono 15. E poi dicono che l’amore non è una subdola punta uncinata per farci abboccare!
Leone Pantaleoni
Enigmista
E MI RACCOMANDO: NON PERDETEVI GLI ANAGRAMMI DI FONDO PAGINA
Nessun commento:
Posta un commento