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martedì 7 agosto 2007

CONCERTO JAZZ PER VALORIZZARE IL CENTRO STORICO

Concordo pienamente con Anonimo (vedi commento al post precedente) quando sostiene che l’iniziativa ha lo scopo principale di valorizzare l’interesse economico del Bar Commercio, ma se si legge bene l’articolo onestamente si legge che lo scopo è “anche” quello di valorizzare il centro storico.
Però il fatto è, dico io, che il nostro centro storico non ha tanto bisogno di essere valorizzato quanto di essere RISPETTATO, di essere reso FRUIBILE ai cittadini, LIBERO dal traffico rumoroso e puzzolente e dalle soste selvagge ed ingombranti. Quando è così, come nelle attuali serate estive, il nostro centro storico si riempie di gente ed i bar di piazza mi pare non si possano lamentare !!!!! Allora io torno a dire: perché non anticipare la chiusura del traffico al pomeriggio e perché non estenderla ai mesi di giugno e settembre ed alle festività invernali ?
Quanto al concerto jazz, lo ritengo comunque un buona iniziativa che dovrebbe essere imitata dagli altri bar, soprattutto quelli più periferici che non essendo in piazza potrebbero richiamare così un po’ di clienti. L’importante è che l’autorizzazione sia ben regolamentata con orari e limiti acustici ben definiti. Quindi no a concerti “fai da te”. Sì invece a tutte le iniziative che richiamano gente, soprattutto forestieri, negli angoli più belli e più nascosti della nostra Cagli, che ne ha tanti. Poi la gente in centro ci va, ci va !
A proposito del conflitto d’interessi del giornalista, in fondo si tratta di una questione tutta privata: se sta bene all’editore che il giornalista curi i propri interessi sono affari suoi; in fondo credo che una iniziativa simile se fosse stata proposta da un altro bar sarebbe stata pubblicata ugualmente. E poi l’articolo non è firmato, quindi …potrebbe essere di un altro.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ben venga l'iniziativa privata. E' sintomo di vivacità intellettuale.E'vero, parlando di bar e di spettacoli, questa vivacità si può riconoscere solo all'antico Caffè Commercio,mi pare che gli altri vogliano vivere solo di rendita....e magari occupare tutta la piazza con i tavoli senza nemmeno pagare la tassa di occupazione.Ma è anche vero che in altri campi (non esistono solo gli spettacoli e non sempre gli spettacoli fanno cultura)l'iniziativa privata che viene privilegiata a Cagli ha (obbligatoriamente) un solo colore: quello dell'attuale amministrazione, e questo forse può anche scoraggiare.
Concordo col fatto che il centro storico debba essere RISPETTATO pur rendendolo fruibile ad iniziative culturali comunque "idonee" all'habitat ed è vero che a Cagli il centro storico non si limita alla piazza ma ci sono scorci notevoli, suggestivi e spaziosi ove attirare cittadini e turisti ( ma riflettendo ....forse li non ci sono i bar.... mannaggia!...)

vivereacagli ha detto...

ma ...è nato prima l'uovo o la gallina ?

vivereacagli ha detto...

mi spiego: è giusto che i bar sorgano dove c'è movimento o che la vita si svolga attorno ai bar ?

Anonimo ha detto...

"E poi l’articolo non è firmato, quindi …potrebbe essere di un altro."

Nessuno di buon senso e intellettualmente onesto si presterebbe a pubblicare articoli palesemente di parte....

Anonimo ha detto...

Al "principio" l'uomo e le esigenze della sua vita forse decretarono il sorgere del bar e la vita si svolgeva anche intorno ai bar.Oggi sono i bar, o meglio quello che propongono in bevute, che determinano il movimento attorno ad essi e qualificano il tipo di vita che ivi si svolge( con annessi e connessi).Se questo sia o meno giusto non so, ai posteri.....

Anonimo ha detto...

"qualificano il tipo di vita che ivi si svolge"

una vita generalmente squallida specialmente i venerdì e sabato sera....

Anonimo ha detto...

Qualcuno sostiene che la cultura a Cagli sia di un solo colore: quello dell'attuale Giunta. Ma è questo un luogo comune, un'alibi per chi non fa o non è capace a fare, oppure a qualcuno la Giunta ha realmente negato qualche iniziativa culturale di segno e colore diverso? In altre parole quali iniziative culturali civili e rispettose delle libertà e diritti altrui l'Amministrazione Comunale avrebbe negato? Partire da questo interrogativo mi sembra un modo corretto di impostare il ragionamento fuori dalle affermazioni che seppure ripetute rimangono vuote di contenuti oggettivi.