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venerdì 2 novembre 2007

IL COMUNE IGNORA LA FRAZIONE DI TARUGO MA QUALCUNO PROPONE NIENTEPOPODIMENO CHE UN AEROPORTO PER LA RIDENTE FRAZIONE DI CAGLI

Dal Corriere Adriatico edizione del 2 novembre 2007:



Il parroco accusa: “Ci sentiamo abbandonati”
CAGLI - Nel corso di un incontro con i cittadini, nella Sala del Gran Consiglio, il sindaco Domenico Papi ha presentato il bilancio sociale 2004 – 2005, un opuscolo distribuito ai presenti e poi inviato casa per casa ai cittadini per informarli sulle attività svolte, in quel periodo dal Comune, sul funzionamento dei servizi alle famiglie.
Da un controllo accurato anche da parte dei cittadini, nell’elenco delle frazioni del Comune di Cagli, ne manca una, quella di Tarugo, che dista oltre 20 chilometri dal capoluogo.
Le frazioni menzionate a pagina 9: Acquaviva, Pianello, Secchiano, Smirra, Cerreto, Massa, Moria, Naro, Pieia Paravento; e ancora altri nuclei e case sparse che non possono essere considerate alla stregua di Tarugo, che è stata una frazione viva, importante, con una numerosa presenza di cittadini, con una parrocchia e un parroco.
Ed è appunto questo parroco, don Otello Cini (foto), nativo di Tarugo, dove ha trascorso la gioventù e poi, una volta diventato prete, vi è ritornato come parroco, che racconta: “Tarugo era una frazione molto popolata, oggi sono rimasti solo gli anziani e qualche giovane; abbandonata l’agricoltura la gente si è rifugiata nell’industria, trasferendosi dove c’è lavoro.
Siamo abbandonati completamente - commenta il parroco di Tarugo - questa frazione, come constatato, non è più nemmeno inserita tra le frazioni cagliesi elencate nell’opuscolo del Comune che non è arrivato ad alcuna famiglia di questa frazione...”.Don Otello Cini si lascia andare ad una protesta: “Nessuno del Comune si fa vedere, ci sono delle buche enormi sulle strade, da diversi anni che non portano un camion di breccia; anche perché Tarugo racchiude altre frazioni vicine, come Montescatto, Molleone, Fenigli, Montegherardo, che fanno riferimento proprio alla nostra frazione. Una volta avevamo la scuola elementare, il negozio di generi alimentari, sali e tabacchi, il bar, l’associazione Acli, un distributore di carburante per la motorizzazione e per l’agricoltura. Nel nostro piccolo c’era davvero tutto. Ora per le necessità degli anziani, siano medicinali o beni di consumo e di prima necessità come il pane, bisogna andare a Cagli, nostro Comune, ma anche ad Acqualagna o a Pergola: sette 7 chilometri rispetto ai 20 e più per raggiungere il nostro capoluogo”.
Una frazione abbandonata a se stessa anche dal Comune che pure dovrebbe prestare attenzione a tutti i suoi cittadini. Una lettera di scuse per dimenticanza e abbandono sembra il minimo. Oppure vuole provvedere di persona il sindaco?
GIOVANNI BARTOLI

MA IL CONSIGLIERE REGIONALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
MICHELE ALTOMENI
NON E’ DELLO STESSO AVVISO DEL PARROCO DEL TARUGO PERCHE’ SU SPIRITO CAGLIESE, IN DATA 21 OTTOBRE, SI LEGGEVA QUANTO SEGUE:

Tarugo è un ridente paesino situato nel comune di Cagli, alla confluenza di importanti reti viarie, quella appunto proveniente da Cagli e passante per Molleone, quella che conduce a Pergola, città dei Bronzi Dorati, quella che la collega ad Acqualagna, città del tartufo, passando alle pendici del monte Paganuccio e ai confini del Parco naturale della Gola del Furlo, e quella che porta a Fossombrone, lambendo lo spettacolare borgo di Torricella.
Tarugo presenta una fiorente attività agricola in evoluzione verso la multifunzionalità, e quindi in grado di sfruttare le enormi potenzialità turistiche ed enogastronomiche determinate dall’ubicazione e dalle caratteristiche locali.
Già presente a Tarugo una rinomata sala da ballo, “La Capannina”, che potrebbe facilmente evolversi in un centro del divertimento di livello europeo.
Gli imprenditori agricoli da tempo ritengono che uno scalo aereo permetterebbe di esportare i prodotti agricoli sui mercati internazionali, con grandi potenzialità di sviluppo.
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Altrettanto sarebbe possibile, con un adeguato aeroporto, far arrivare imprenditori ed investitori portatori di capitali freschi e progetti innovativi. Per non parlare poi degli enormi flussi turistici.
Gli ambientalisti disfattisti di Tarugo 'afferma Altomeni' si stanno opponendo al progetto di realizzazione dell’aeroporto. Tra le altre cose affermano che gli aeroporti sono infrastrutture di grande scala, che non possono essere realizzati in ogni luogo, e che quindi quelli di Falconara e Rimini sarebbero sufficienti e che forse è un po’ esagerato e pretenzioso costruire un nuovo aeroporto a Tarugo.
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Ma noi respingiamo con forza queste affermazioni fatte da ignoranti che non capiscono nulla di economia e delle necessità dello sviluppo a cui tutti i territori, anche Tarugo, hanno diritto, e di cui gli enti pubblici sono tenuti a farsi carico con i soldi della collettività.
Ci aspettiamo quindi che alle nostre richieste seguano pronte risposte e che finalmente si riconoscano le concrete necessità di una vivace classe imprenditoriale e le potenzialità di sviluppo dell’area dotandola di una indispensabile infrastruttura aeroportuale.
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Seguono subito i commenti.

Mattia Ragusi 25/10/2007

Ma siete favorevoli all'earoporto a Tarugo e lottate contro la realizzazione dell'aeroporto di Fano???????? Io non ho parole.

Basta 25/10/2007

Anche io sono senza parole.tra un po' dovremmo costruire un aeroporto per ogni citta'!immagino i fiumi e fiumi di turisti che verrano a tarugo in aereo.per andare a ballare alla capannina! ma per favore!ma pensate alle cose serie!pensate prima a completare le infrastrutture che attendono di essere completate da decenni.mi meraviglia che un politico del suo schieramento antepongai ll'interesse di pochi all'interesse della maggior parte dei cittadini della provincia che ancora e' costretto a forti disagi negli spostamenti da citta' a citta.

Michele P. 25/10/2007

Michele si è dimenticato di evidenziare anche i notevoli benefici che, dalla realizzazione dell'areoporto, deriverebbero al vicino santuario mariano del Pelingo. Onde evitare code di pullman in fila davanti al santuario, si potrebbe istituire un bus navetta dal Pelingo all'areoporto con orari compatibili con i voli :D


MA PRESTO (PURTROPPO) È ARRIVATA LA SMENTITA DEL CONSIGLIERE REGIONALE:

Michele Altomeni 26/10/2007

Certo che dover intervenire per confermare che era un comunicato ironico e paradossale già fa ridere di per sè e dimostra come qualcuno possa prendere sul serio anche assurdità totali come l'idea di fare un aeroporto a Tarugo. Il problema è che l'aeroporto di Fano non è meno assurdo e le motivazioni che ci vengono date per giustificarle sono le stesse, assurde, che ho usato io per giustificare un "impossibile" aeroporto a Tarugo.

Mi dispiace per gli amici del Tarugo.






6 commenti:

Anonimo ha detto...

certo un consigliere regionale che perde tempo in simili cazzate...
lo paghiamo anche ma vaff.....

vivereacagli ha detto...

Ho lasciato passare il commento di Anonimo con un certo disagio perché per principio non approvo i vaff…
Innanzi tutto perché nella fattispecie l’ironia dell’assessore si inquadra nel contesto di una presa di posizione in merito alla questione dell’aeroporto di Fano, quindi non mi pare una perdita di tempo.
E soprattutto perché non approvo i vaff… che vengono elargiti in maniera anonima.

Anonimo ha detto...

Un popolo che non sa riconoscere l'ironia...mi preoccupa.
Ma a proposito di aerei vorrei segnalarti questo problema.
Sapevi niente delle scie chimiche?
Ti passo un pò di materiale
Sono due interrogazioni parlamentari cadute nel silenzio:
Interrogazione parlamentare del deputato Severino Galante PdCI, 3-2-2005
Interrogazione a risposta scritta 4-12711 presentata da SEVERINO GALANTE (PdCI) 3 febbraio 2005
GALANTE.
- Al Ministro della difesa, al Ministro della salute.
- Per sapere
- premesso che: da almeno 5 anni lo spazio aereo italiano è solcato da aviogetti militari che rilasciano scie chimiche molto diverse dalle normali scie di condensazione liberate dagli aerei civili.
Queste, infatti, permangono a lungo in atmosfera e, anziché disperdersi, tendono ad allargarsi in una massa gelatinosa, tanto da trasformare ampie sezioni di cielo limpido in un uniforme ammasso nuvoloso e stratiforme di colore lattiginoso.
Tali scie vengono rilasciate, in genere, da 2 o più aviogetti che seguono rotte non consuete a basse quote e che, incrociandosi, formano figure geometriche, in genere delle ics, dei triangoli o vere e proprie griglie.
Sono inoltre pervenute numerose segnalazioni da parte di singoli cittadini i quali, avendo fatto ingrandimenti dei filmati e delle foto scattate, affermano che gli aerei in questione sarebbero privi di contrassegni e che le scie verrebbero emesse da uno o due erogatori posti, di volta in volta, in punti diversi del veivolo.
La stessa Associazione piloti civili ha notato il fenomeno delle scie anomale e chiesto informazioni in merito. Sembrerebbe che le scie contengano anche cristalli di bario e forse di alluminio;
- se tali fenomeni siano stati presi in considerazione dal Governo;
- se gli aviogetti siano di nazionalità italiana o straniera;
- se sia accertato quali elementi chimici contengano realmente tali scie, e se siano dannose per la salute. (4-12711)

Interrogazione parlamentare del senatore DS Nieddu 13 giugno 2006
Il Senatore Nieddu, DS
ai ministri dell?ambiente della tutela del territorio, della difesa, della salute e dei trasporti.
Premesso che:
sono rilevabili a quote diverse nel nostro spazio aereo scie persistenti di natura non determinata, denominata dagli organi di stampa ?scie chimiche?.
In particolare negli ultimi mesi, sui cieli della Sardegna, specialmente nelle giornate limpide, sono state notate da parte della popolazione residente, creando una forte preoccupazione ed apprensione, scie conseguenti ad un intenso traffico di aerei non identificati i quali percorrono rotte non convenzionali; tali scie, intersecandosi tra loro, generano una sorta di reticolato, non si dissipano subito, come accade normalmente, ma sfaldandosi si allargano e lentamente si espandono formando un manto nuvoloso che interessa una vasta area; ambienti scientifici internazionali avvalorerebbero la tesi che si tratta di scie contenenti sostanze nocive per la salute dei cittadini; alcuni studiosi sostengono, peraltro, che tutto ciò sarebbe l?effetto di specifiche sperimentazioni per verificare o provocare mutamenti climatici; altri ancora pensano a possibili utilizzi militari, per la presenza consistente, nelle zone sottoposte a monitoraggio, di silicio e materiali di altra natura, l?interrogante chiede di sapere:
- se il fenomeno sia oggetto di rivelazione o di studio per la parte di competenza di ciascun dicastero;
- se i Ministri in indirizzo interessati siano in possesso di dati o ipotesi che possano in qualche modo far luce sul fenomeno;
- se si ritenga opportuno fornire spiegazioni sulle conseguenze che le scie chimiche rilasciate dagli aerei possano avere sulla salute dei cittadini, nonché chiarire se negli ultimi mesi siano stati autorizzati piani di volo sulla regione Sardegna per scopi riconducibili alla materia in oggetto.
4-00053 13 giugno 2006
Per saperne di più:
http://www.youtube.com/watch?v=QYncp8Z_E3A
Pare che la Toscana, l'Umbria,le Marche e il Lazio sono le terre preferite per cospargere questi veleni.
Ancora:
http://www.sciechimiche.org/
Dobbiamo preoccuparci?

vivereacagli ha detto...

Anonimo ci ha voluto stupire e, parlo per me, ci è riuscito: ha aggiunto un altro mistero ai tanti che già ci tormentano quotidianamente.

Pensavo che volesse anche lui ironizzare come il citato assessore regionale, invece il sito da lui suggerito

http://www.sciechimiche.org/

è veramente interessante anche se la materia che tratta dista anni luce dalle nostre competenze.

Speriamo che prima o poi qualcuno possa analizzare la natura di queste scie per collocarle con la dovuta priorità nel novero dei fenomeni nocivi destinati a distruggere l’umanità: il riscaldamento del pianeta, l’inquinamento elettromagnetico, la guerra nucleare, il rischio collisione con i corpi celesti, l’invasione degli UFO, e chi più ne ha più ne metta.

Anonimo ha detto...

Non volevo stupire ci mancherebbe, ma la cosa pi� che stupito mi ha preoccupato, visto che pare che succede sulle nostre teste. Mi sembra una cosa pi� reale e immediata della collisione fra corpi celesti o la invasione degli UFO.Ad ogni modo ci sono delle interrogazioni parlamentari in merito speriamo se ne venga a sapere qualche cosa di più:
questa è un'altra interrogazione parlamentare recente ovviamente cestinata...
manca l'ultima parte...

Fonte: senato.it
Atto n. 4-02585
Pubblicato il 8 agosto 2007
Seduta n. 210
CICCANTI - Ai Ministri della salute e della difesa.
Premesso che:
1. in molte parti d?Italia (Umbria, Abruzzo, Campania, Toscana, Veneto, Sicilia, Sardegna e Marche), da alcuni anni sono state rilevate scie chimiche (chem trails), rilasciate da aerei non meglio identificati;
2. diversamente dagli aerei civili, i quali su rotte predeterminate rilasciano scie di condensazione a dispersione quasi immediata, le scie chimiche riscontrate sono di natura gelatinosa e vengono nebulizzate da aerei che volano a bassa quota e sono irrorate nell?aria attraverso sistemi di supporto ben visibili ad occhio nudo;
3. da denunce di cittadini ? alcune dirette anche all?Autorità giudiziaria ? e da servizi della stampa locale, in particolar modo dell?anconetano, nelle Marche, sembra che da tali scie chimiche derivino conseguenze disastrose sulla salute dei cittadini, stante, per esempio, l?alto numero di tumori rilevati nella vallata feltrina;
4. il CNR, nel 2005, sembra che abbia rilevato, nelle analisi effettuate su campioni di pioggia coincidente con il rilascio di scie chimiche, una concentrazione al di sopra della norma di sostanze chimiche come quarzo, ossido di titanio, alluminio, idrossido di bario, ritenute pericolose per la salute, in quanto cancerogene;
5. da precedenti interrogazioni fatte ai Dicasteri competenti, non sono mai arrivate risposte chiare, convincenti ed esaustive e tale vaghezza ha rafforzato il convincimento che si tratti di fenomeni pericolosi da tenere nascosti,
si chiede di sapere:
1. quali accertamenti ed eventuali riscontri siano derivati dall?esame delle scie chimiche in ordine al loro grado di inquinamento dell?aria e di pericolosità per la salute pubblica, soprattutto nell?area feltrinese delle Marche;
2. quale circostanza e significato abbiano i voli aerei che rilasciano queste scie chimiche e per quali ragioni vengano eseguiti con tali caratteristiche di rotta, di...""

Intanto l'uomo non potendo fare a meno di respirare non pu� risolvere da solo il problema, che � vero, come contenuti scientifici, dista anni luce dalle nostre competenze ma avere chiarimenti da chi ci governa non mi sembra che sia lontano dai nostri diritti, primo tra tutti quello alla salute, non ti pare?

Anonimo ha detto...

Good words.