Nuove promesse sulla Sanità Regionale.

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Cambio di passo o vuota propaganda?

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San Leo. Un toponimo da recuperare.

MOSTRA A PALAZZO BERARDI MOCHI-ZAMPEROLI

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RADUNO ANA A CAGLI

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MOSTRE D'ARTE

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Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli - Dal 2 al 24 settembre 2017

mercoledì 28 novembre 2007

PER NON ALLUNGARE IL BRODO DEL POST PRECEDENTE…

…sarà bene fare il punto: avevamo cominciato col chiederci se ai nostri amici cagliesi interessa ancora cosa succede nel palazzo o ne sono rimasti talmente schifati che non si allambiccano più neppure il cervello ad indicare ai rispettivi rappresentanti le proprie aspettative (tanto a quelli della maggioranza quanto a quelli dell’opposizione, aggiungo io). Ma avevamo anche azzardato il sospetto che un certo diffuso e malcelato benessere, un certo desiderio di protezione del proprio tornaconto, potesse essere di freno a pericolose uscite allo scoperto, che rischierebbero di apparire sgradite ad eventuali amministratori compromessi con non identificati poteri forti. Abbiamo però accertato che se manca l’azione propositiva, è però attiva e feroce la critica passiva, fatta ad alta voce ma da lontano, senza troppo impegno. Comportamento, questo, fermamente condannato dal nostro amico Atanasio.
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Poi c’è chi ritiene Atanasio un sognatore, ma lui insiste e si affanna a sostenere ad esempio il progetto per Cagli del Teatro Commission Marche che sarebbe stato finanziato con 450.000 euro. In fondo è una iniziativa che porta risorse a Cagli e non altrove, quindi perché criticare ancor prima che si sia a conoscenza di irregolarità. Ma Anonimo (pregherei Anonimo di darsi uno pseudonimo, altrimenti non sappiamo mai se stiamo ragionando sempre con la stessa persona o no) ribatte che quei soldi arrivano già assegnati: tot per la coop tale, tot per il compagno musicista, tot per la coop talaltra e via dicendo.
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Nonostante ciò si è anche auspicato che ben vengano a Cagli soldi o iniziative che, pur avvantaggiando i paggi di corte, portino risorse concrete alla nostra città. Ma non solo nel campo culturale, dello spettacolo e del patrimonio architettonico, MA ANCHE negli altri settori quali i lavori pubblici, la sanità, la scuola, il commercio, il lavoro, ecc. dove siamo molto ma molto messi male.
Mi sembra che il tema si stia facendo interessante, quindi…ricominciamo da qui.

9 commenti:

Fronte Sociale Pesaro Urbino ha detto...

Buongiorno a tutti, la risposta "politica", in risposta alle polemiche, de La Destra Cagli è la seguente:

Alla cortese attenzione di LUIGI LUMINATI

In merito all'articolo da Lei scritto in data 21 novembre 2007, in cui si fa riferimento ai 450 mila euro fatti avere dall'assessore LUIGI MINARDI al comune di CAGLI, mi sento in dovere ed anche in diritto, interpretando soprattutto il disappunto di una notevole parte della cittadinanza cagliese,
tra cui numerosi sono coloro che hanno affermato di aver votato MINARDI nell'ultima tornata elettorale, di precisare quanto segue.
Dallo scritto si potrebbe evincere, erroneamente, che CAGLI si trovi in una corsia preferenziale per la presenza in loco dell'assessore e che quindi i cittadini possano usufruire di benefici economici superiori rispetto ad altre realtà, anche più importanti, magari perché più grandi per numero di abitanti.
Tutto ciò non solo è inesatto ma superficiale e forviante rispetto ad una verità che vede il nostro territorio e la sua popolazione, in uno stato di miseria e di bisogno crescente.
L'attività legata al nostro splendido teatro, non solo non porta nulla nelle tasche sempre più vuote dei Cagliesi, ma costituisce, di fatto, un'ulteriore gabella che grava sui cittadini.
Debbo precisare tra l'altro che ciò che avviene al suo interno interessa un numero limitato di cittadini, perché trattasi di “cosa loro”. Numerosi invece sono i personaggi “forestieri” che in quelle
circostanze frequentano il teatro.
Ancora una volta questo finanziamento, come altri in passato,( vedi terremoto,il restauro del notevole patrimonio artistico immobiliare, gli agriturismi e quant'altro), arrivano a CAGLI, ma
stranamente e costantemente, non coinvolgono la stragrande maggioranza della popolazione.
La nostra realtà, caro LUMINATI, è caratterizzata da tanti, sempre più poveri e da pochi, sempre più ricchi.
Tanto ricchi ad esempio, da partecipare e con successo ad operazioni extra locali, magari provinciali di cui si è fatta menzione, non molto tempo fa, su questo stesso giornale.

Cagli 29/11/2007

FERRUCCIO VOLPI

Portavoce comunale de LA DESTRA Cagli

vivereacagli ha detto...

Prima che lo facciano altri ci tengo a definire io non solo inesatta e fuorviante ma anche miope l’analisi di Ferruccio Volpi: il nostro territorio non è in uno stato di miseria, semmai in uno stato di miseria è la nostra amministrazione che non ha i soldi per far cantare un cieco.
La nostra popolazione risente della stretta conseguente al ridotto potere di acquisto dei salari, degli stipendi e delle pensioni come accade ovunque, ma il ridotto tenore di vita al quale sono abituati i nostri concittadini e le risorse accessorie di cui dispongono, fanno di Cagli una città dove anche chi è povero si sente meno povero di quanto invece succede in altre città.
C’è anche chi si arricchisce, forse, o meglio, dico io, c’è chi con spirito imprenditoriale mette a rischio le proprie risorse, fenomeno questo poco diffuso nella nostra città, ma non per colpa di nessuna delle amministrazioni che si sono succedute nel nostro Palazzo Pubblico.
Che poi l’attività del Teatro non porti nulla nelle tasche sempre più vuote dei cagliesi è un’affermazione che si commenta da sola. E se il Teatro è frequentato prevalentemente da forestieri non è un danno per l’economia locale e per l’immagine di Cagli. È forse un problema di basso livello culturale locale, semmai, ma questo è un altro discorso. Guardate il cinema appena riaperto: il disinteresse dei cagliesi lo farà richiudere presto. Peccato. Quando ha riaperto tutti hanno dimostrato entusiasmo, ma poi pochi hanno messo in pratica la loro tanto vantata passione per il cinema.
I finanziamenti arrivati a Cagli negli ultimi anni sono quasi tutti orientati sul fronte della cultura, del patrimonio architettonico, dello spettacolo, del turismo. Come ho già detto servirebbero risorse anche in altri settori. Benvengano comunque questi soldi, perché se Cagli diventa un polo di interesse turistico e culturale non è male per l’economia locale. Però è necessario che i nostri amministratori si decidano anche a rendere fruibili ai visitatori le nostre piazze, i nostri palazzi, le nostre chiese. Almeno in occasione di eventi che richiamano gente da fuori, altrimenti, dopo l’evento, il visitatore riprende la macchina dal parcheggio di piazza e se ne va a spasso a Fano o a Pesaro, fra bei negozi illuminati, bar accoglienti e lontano dalle polveri sottili.

Anonimo ha detto...

vivere a cagli, io non so che lavoro fa lei e neanche mi interessa, forse appartiene ai fortunati che superano indenni la fine del mese, ma dia retta non ci sono più neanche i soldi per andare al cinema, altro che fuorviante e miope la descrizione del volpi, è pienamente condivisibile, e quando lei parla di un'amministrazione senza soldi afferma il FALSO, per i loro "amici" i soldi ci sono eccome!
mi è bastato leggere il giornale odierno,OLTRE DUEMILIONI DI EURO per una farsa, anzi voglio andare oltre, la ritengo una TRUFFA ai cittadini, "pulire" o "sistemare" dei fiumi oramai inesistenti è ridicolo, ma forse c'e' sotto qualcosa che al semplice cittadino sfugge.. la invito ad ascoltare meglio il popolo quello semplice umile e realista!
Vogliamo richiamare gente da fuori?
Attrezziamo il Petrano come si deve! Inventiamoci un qualcosa che in quella splendida cornice possa attirare giovani e non, ma forse questo ai nostri amministratori calcolatori non interessa Loro preferiscono la vetrina teatrale, o le cene con i potenti di turno,
meditate meditate, non sono di destra ma un plauso sincero a La Destra di Cagli per l'impegno e l'informazione che offre ai cittadini.
Saluti

vivereacagli ha detto...

Forse i soldi per andare al cinema non ci sono, ma per berseli al bar e scorrazzare con macchinoni che neppure riescono a girare per le vie di Cagli si. E di gente che gira per i nostri monti ce n’è già tanta, forse più di quanto tu non creda. E conoscono i nostri monti ed il nostro territorio meglio di noi cagliesi e frequentano assiduamente i ristoranti e gli agriturismi del circondario.
Quanto all’informazione fatta da La Destra di Cagli in linea di massima sono d’accordo, anche se talvolta, nella foga di raccogliere consensi, secondo me fa anche disinformazione ed allarmismo.

Anonimo ha detto...

Torno da una giornata di lavoro e che leggo?
dietrologia..
Mi parli di bar e scorrazzare con macchinoni! ma chi sono coloro? di chi sono i figli, che fanno tutto il giorno?
LAVORANO, non credo, sono mantenuti, sono i figli di famiglie facoltose e benestanti BORGHESI che preferiscono levarsi dalle @@
i propri pargoli per meglio darsi alla vita mondana, mentre i loro ragazzotti si ubriacano tirano di coca devastano il devastabile, sgommano per piazza con auto da 30000 50000 euro cercando di rimorchiare qualche femminuccia per iniziarla allo sballo. Che offre cagli oltre al teatro?
te lo dico io, i vari bar enoteche
alcuni radical chic dove in molti si fanno le seghe mentali a tavolino e dove si decide il più delle volte a chi dare le mazzette
a chi dare il lavoro a chi azzittire!
sai che vorrei dirgli a ste merde di persone?
VAFFANCULO!!!!!
ciao! e scusa per il contenuto un po' troppo colorito.

vivereacagli ha detto...

Sarebbe giusto che anche uno come te, dopo una giornata di fatiche, si potesse permettere quattro chiacchiere al bar con gli amici e, perché no, un giro in macchina, una pizza ogni tanto o un cinema con la morosa, quindi se non ti puoi permettere queste cose hai ragione ad essere incazzato. Purtroppo capita a tutti di dover affrontare momenti difficili ed in tal caso non rimane che mettercela tutta per superarli e di solito ci si riesce. L’importante è non arrendersi. Auguri.

Anonimo ha detto...

capisco il tuo sconforto caglioperaia e mi trovo in parte d'accordo. ma mentre tu accusi di dietrologia pecchi un po' di disfattismo...
anche io vedo tanta gente vivere come dici tu. La gente di piazza che si mette in mostra col macchinone e che fa pieno di benzina e sostanze allucinogene.. ribadisco però che non v'è solo di questa gente...
"alcuni radical chic dove in molti si fanno le seghe mentali a tavolino e dove si decide il più delle volte a chi dare le mazzette"
questa frase invece la sposo in toto e sovente la pronuncio... mi fanno ridere...
mah

Anonimo ha detto...

caglioperaia sei un grande, a quelli della destra dico non mollate o come dite voi boia chi molla.

vivereacagli ha detto...

Benché in ritardo voglio riproporvi l'intervista di Luminati a Minardi comparsa sul Carlino il 22 novembre:
L’assessore regionale Luigi Minardi risponde alla polemica sulla distribuzione dei fondi per le politiche giovanili.

"C’è già tanta confusione in giro che non mi va di alimentarla scendendo nella polemica, però non posso evitare — spiega — di manifestare il mio stupore sulla contestazione di un lavoro che ha permesso alla Regione di attrarre per la prima volta più di 10 milioni di euro di fonte governativa. Proprio non lo capisco".

Possibile che gran parte dei progetti abbiano gli stessi ideatori ed attuatori?

"Si vuole contestare che alcuni collaboratori lavorano da tempo con me. Dove sta il problema? Solo uno sciocco si libera di validissimi collaboratori pensando così di raggiungere meglio i suoi obiettivi. I fatti hanno dimostrato che grazie al loro lavoro è stato possibile attrarre, in un assessorato che dispone di pochissime risorse umane e finanziarie per le politiche giovanili, tante risorse che oggi per la prima volta lo mettono nella condizione di impostare un lavoro di prospettiva. Non c’è argomento migliore per dimostrare la validità del lavoro svolto".

Le contestano una totale mancanza di concertazione.

"L’Accordo non è una diligenza da assaltare né una cassa da cui prendere risorse da distribuire a pioggia sul territorio. Per attivarlo servono progetti di qualità che nel nostro caso sono stati prodotti da alcuni storici soggetti. La Regione Marche ha già sottoscritto in luglio, unica tra le Regioni italiane, l’accordo di programma quadro mettendo al sicuro quelle risorse anche da eventuali crisi di governo. Di questo sono ampiamente soddisfatto. La partecipazione? Ho fatto tutto quello che era compatibile con il raggiungimento del risultato. Ora che siamo tranquilli la partecipazione sarà più ampia possibile. Nel frattempo metteremo a disposizione le nostre conoscenze di Comuni e Province che intendano progettare un loro Apq".

Certo che le scelte territoriali appaiono mirate. Che dire dei fondi per Cagli?

"Il piano consta di ben 45 progetti che non mi è possibile qui spiegare per intero. Cagli è una città storicamente innovativa nel campo del teatro. Nella nostra Regione le “residenze” sono state sperimentate proprio a Cagli ed ora si stanno praticando in molte altre città. Teatro Commission in realtà riguarda una rete di Comuni (Apecchio, Cagli, Urbania, Sant’Angelo in Vado, Macerata Feltria, Acqualagna, Cantiano, Pergola, San Costanzo e Novafeltria) che già hanno sottoscritto un protocollo d’intesa e che vedono nella Istituzione che gestisce il Teatro di Cagli un solido riferimento. Dovrei forse penalizzare il progetto perché Cagli è la mia città?".

I nomi ricorrenti sono quelli di un consigliere provinciale (Italo Grilli), di un sindaco Ds (Dimitri Tinti) ed anche dell’assessore provinciale Paolo Sorcinelli...

"I giardini della memoria hanno l’obiettivo di recuperare la storia orale del ‘900 marchigiano, grazie alla professionalità del professor Paolo Sorcinelli e del suo gruppo di lavoro e di metterlo a disposizione di tutti i musei marchigiani e di rappresentarlo con vari linguaggi artistici, per avvicinare meglio tra loro le generazioni. A Sant’Ippolito da diversi anni c’è un concorso nazionale di scultura per giovani artisti che valorizza la tradizione degli scalpellini del luogo. È forse sbagliato potenziare quella tradizione per arredare gli spazi pubblici delle piccole città i cui amministratori non hanno le risorse per farlo diversamente? Gli importi totali di questi progetti sono da dividere per due o per tre a seconda degli anni di attività e sono finanziati in parte dai Comuni che li devono attuare. Questa è una regola precisa dell’Apq".

Un altro soggetto molto utilizzato è il centro studi La Polis.

"Sulla qualità del prof. Ilvo Diamanti che dirige il laboratorio LaPolis, per fortuna non si discute. Si prova a mettere in discussione l’utilità del lavoro, come se la conoscenza dei fenomeni per chi fa politica fosse un optional, un lusso superfluo, una cosa inutile. Secondo me invece dobbiamo capire meglio l’universo giovanile per elaborare la nuova legge sulle politiche giovanili. La formulazione della nuova proposta di legge sarà fatta, grazie al laboratorio LaPolis, con un ampio processo di consultazione che attraverso una piattaforma informatica, utilizzata in Università per le lauree a distanza, permetterà per la prima volta anche la partecipazione dei giovani studenti, delle istituzioni che si occupano di politiche giovanili, delle associazioni e delle parrocchie. Il programma è già stato stilato e pronto per essere attuato. Si tratta di un progetto assolutamente innovativo in campo nazionale che sta richiamando l’attenzione del ministro Melandri".

Commento finale.

"A differenza di altri che ora pensano di approfittare dell’occasione a proprio esclusivo vantaggio, in questo anno ho lavorato duramente, in silenzio, senza badare alle chiacchiere. I risultati sono ampiamente apprezzati. Le risorse sono state fin qui utilizzate con equità in tutto il territorio. È certo che nella Provincia di Pesaro e Urbino stanno arrivando risorse finora insperate. Nel 2008 e nel 2009 tutti i Comuni potranno utilizzare le risorse dell’Apq “Misure per i piccoli Comuni. No alla desertificazione culturale del territorio”. Stiamo pensando già ai bandi. Proprio per questo non capisco perché si tenti ora di mettere i bastoni tra le ruote al lavoro svolto".

Luigi Luminati